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“A Tahiti si racconta che l’arte di tatuare abbia un’origine divina. Durante il “Periodo Oscuro”, l’arte del tatuaggio è stata creata da due figli del dio Ta’aroa, Mata Mata Arahu e Tu Ra’i Po, che in seguito diventò il protettore delle arti”.

Questa categoria racchiude in se tutti gli stili praticati nell’arcipelago Polinesiano (nelle isole Marchesi, Hawai, Nuova Zelanda, Samoa e nell’isola di Pasqua), tutti simili ma ognuno caratterizzato a seconda della localita. Il tatuaggio polinesiano possiede una lunghissima tradizione come quello giapponese, infatti Tatuaggio e Cultura sono unite da un legame molto stretto. Le popolazioni appartenenti alle diverse tribu consideravano il tatuaggio un simbolo sacro. Essere tatuati significava maturare, diventare uomini o donne; avere coperte alcune parti, e con disegni ampi, significava essere potenti, nobili, valorosi; una donna tatuata era affascinante e desiderata. I tatuaggi rappresentavano lo stato sociale di un polinesiano, quelli più complessi erano riservati ai capi e alla loro famiglia, e ogni uomo tatuato si considerava più vicino a una divinità.

Oggi, i tatuaggi polinesiani stanno acquistando un enorme successo in Europa e negli States per la loro forza figurativa che è legata alla storia dei valorosi guerrieri samoani o maori. Questo collegamento ci consente di fare un passo in piu e scoprire anche i valori associatogli da noi occidenatli: il coraggio e la forza del guerriero, la spiritualità e la loro devozione alla religione. E’ caratteristico per i suoi disegni astratti (tribali), senza “un senso immediato”, dalle forme geometriche e/o simmetriche. Le line possono essere fini o spesse sempre di colore nero (non esistono polinesiani colorati!).
I disegni più diffusi sono le forme geometriche, le curve, i cerchi concentrici, le spirali, linee rette e punti, il sole e le stelle. Ma anche quelli che rappresentavano spaccati di vita sociale come i combattimenti, le armi, le conquiste, i sacrifici umani o gli uccelli, i pesci e gli animali in genere.

Questo è Phil Mo (autorità nello stile Polinesiano) durante l’esecuzione di un tatuaggio alla Convention di Roma di questo anno. E’ famoso perchè è uno dei pochi occidentali che usa la tradizionale tecnica con le bacchette. La stessa tecnica che James Cook vide usare in Polinesia durante uno dei suoi viaggi, che lo colpi al punto di scriverlo in uno dei suoi diari.

Vi lascio una lista di link che vi porteranno diretti a delle interessanti Gallerie:

Tricia Allen (tatuatrice e antropologa)

Pili Mo’o su Flickr

Lista di moltissimi tatuatori internazionali con possibilita di visitare le loro gallerie

Tahiti Tattoo Culture

Risorse Utili per approfondire il tema

Plynesian Tattoo

 

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