Il drago nella nostra cultura, quella occidentale, è spesso rappresentato, attreverso favole o leggende medioevali, come un essere maligno: il drago che sparge terrore tra le popolazioni distruggendone i villaggi, contro cui si lanciavano in battaglia i prodi cavalieri..Che veniva visto volare sopra le teste degli uomini e sputare lancie infuocate che incendiavano qualunque cosa colpissero.
Nella tradizione giapponese invece i draghi sono la rappresentazione fisica di tre divintà: il dio della pioggia, il dio del corpo delle montagne scure e il dio delle acque scure.
Con la testa da cammello, le corna da cervo, il corpo squamato della carpa, il ventre del serpente e con gli artigli dell’aquila, i draghi incarnano simbolicamente le contrapposizione degli elementi opposti: l’acqua e il fuoco, il cielo e la terra,..
Nella loro alternanza rappresentano simbolicamente il ciclo della vita: l’acqua è quell’elemento che aiuta lo spirito del cielo a scendere a terra, dove s’incarnera nelle creature terrestri. Mentre il fuoco è la forza soprannaturale che libera lo spirito dai corpi terrestri per lasciarli risalire verso il cielo.
I significati associatogli sono di forza e saggezza che lo caratterizzano come creatura benevola. I draghi governano i venti e le piogge come i movimenti armonici dei pianeti difendendo tutti questi elementi dalle forza negative.
Vedi anche “Gli Eroi Suikoden“, “Immagini di Soggetti Giapponesi” e “Tattoo Giapponesi“.
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